Basta davvero poco per perdersi e finire per diventare gli “osservatori di cantiere”, fuggendo la vocazione di operai della vita. Esperti di nature morte piuttosto che di pietre vive; teoreti di successi, piuttosto che campioni di fatiche; attenti al passato, piuttosto che vigilanti sul futuro. Così ogni caduta è fallimento, ogni illusione è speranza, ogni crisi è terrore. La salvezza non è oltre la vita, ma nel punto più profondo di essa, per questo servono instancabili operai che non discutano di mura, ma si edifichino come tempio, perché solo questo tempio non potrà mai crollare.
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+ Vangelo San Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
[Lc 21,5-11]