Ma è proprio vero che il gambero cammina all’indietro? Non è esattamente così. Il gambero sa muoversi all’indietro e lo fa nel momento in cui ha paura: di fronte al pericolo balza indietro e fugge. Chi ha paura cammina all’indietro. E camminare indietro significa cancellare parte del cammino fatto. Paradosso: per paura di perdere qualcosa, finisci per cancellare quel che hai. Accade anche a noi. Camminiamo, magari anche con convinzione, poi si arriva di fronte ad una richiesta seria, ad un bivio: «ci stai o no?». Allora guardiamo indietro, pensiamo a tutto quello che abbiamo e, per paura di perderlo, torniamo sulla strada fatta, cancellando preziosi passi. Solo gli audaci sanno andare avanti, perché solo l’audacia ti fa fissare la méta, ripulendo gli occhi da rimpianti, insicurezze, paure. «Dios y audacia» diceva San Josemaría Escrivá. Dio: la méta. Audacia: l’unica strada per conquistarla.
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Dal Vangelo di Luca
In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».